#: locale=it ## Tour ### Descrizione tour.description = REMIAM (ex OPS) \ CUP B63D18000360007 \ Progetto cofinanziato dall'Unione Europea, dallo Stato \ Italiano e dalla Regione Campania, nell'ambito del POR Campania FESR POR FESR CAMPANIA 2014-2020 \ Asse 1 - Ricerca e Innovazione \ Obiettivo specifico 1.2 “Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale” \ \ Azione 1.2.2 “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e \ all'applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di RIS3” \ "Distretti ad alta tecnologia, aggregazioni e laboratori pubblico privati per il \ rafforzamento del potenziale scientifico e tecnologico della Regione Campania" \ \ ### Titolo tour.name = BOTTEGHE ARTIGIANE TOUR 360° ## Skin ### Pulsante Button_0AEB5577_2D08_CE7B_41B6_192923248F4E.label = LE BOTTEGHE ARTIGIANE ▼ Button_0AEB5577_2D08_CE7B_41B6_192923248F4E_mobile.label = LE BOTTEGHE ARTIGIANE ▼ Button_0B73474A_2D18_CB95_41B5_180037BA80BC.label = ISTITUTO CASELLI DE SANCTIS ▼ Button_0B73474A_2D18_CB95_41B5_180037BA80BC_mobile.label = ISTITUTO CASELLI DE SANCTIS ▼ Button_17EA82B7_3106_0014_41C2_C9B0D9E6F22C.label = INDIETRO Button_17EA82B7_3106_0014_41C2_C9B0D9E6F22C_mobile.label = INDIETRO Button_17EAB2B7_3106_0014_41A7_209417AD3E9A.label = ARTE DELL'INTAGLIO ▼ Button_17EAB2B7_3106_0014_41A7_209417AD3E9A_mobile.label = ARTE DELL'INTAGLIO ▼ Button_17EAE2B7_3106_0014_41C7_DB7FC43AAEE0.label = LIUTARTE ▼ Button_17EAE2B7_3106_0014_41C7_DB7FC43AAEE0_mobile.label = LIUTARTE ▼ Button_17EB02B7_3106_0014_41AF_05D9AC36B189.label = NYLOTIPE ▼ Button_17EB02B7_3106_0014_41AF_05D9AC36B189_mobile.label = NYLOTIPE ▼ Button_17EB32B7_3106_0014_41C8_467BF6AECBE8.label = ULDERICO PINFILDI ▼ Button_17EB32B7_3106_0014_41C8_467BF6AECBE8_mobile.label = ULDERICO PINFILDI ▼ Button_17EB42B7_3106_0014_41B0_CE70CBDDF438.label = VITTORIO AVELLA TIPOGRAFIA ▼ 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PROGETTO REMIAM
Progetto cofinanziato dall'Unione Europea, dallo Stato
Italiano e dalla Regione Campania, nell'ambito del POR Campania FESR 2014-2020


Asse 1 - Ricerca e Innovazione
Obiettivo specifico 1.2 “Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale”


Azione 1.2.2 “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e
all'applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di RIS3”
"Distretti ad alta tecnologia, aggregazioni e laboratori pubblico privati per il
rafforzamento del potenziale scientifico e tecnologico della Regione Campania"


Il Progetto è pensato per realizzare un prototipo dimostratore di Rete dei Musei e porre le conseguenti basi per un’azione integrata rivolta all’ingente patrimonio dei Musei della Campania.


Il progetto si snoda secondo 3 linee di azione interconnesse:


analisi del patrimonio museale, funzionale per la creazione del Sistema Integrato di Conoscenze ad estensione dell’ambito della piattaforma CHIS;
realizzazione di una rete dei Musei;
realizzazione di strumenti per una Fruizione Sociale e Sostenibile in realtà aumentata e virtuale.


Il nuovo concept di Museo, all’interno della rete, si basa sulla capacità di raccontarsi mediante tecnologie in grado di far parlare le opere con i visitatori, con l’obiettivo di abbandonare la semplice fruizione lasciando il posto a un’esperienza culturale, intellettuale ed emozionale, capace di accontentare gusti ed esigenze diverse. Le moderne tecnologie dell’Internet of Things (IoT) e della Realtà Aumentata saranno utilizzate per favorire tale cambiamento di rotta, disegnando uno scheletro tecnologico di aiuto alla comunicazione e alla comprensione della conoscenza legata al luogo.


Con il progetto, quindi, si vuole perseguire un approccio multi-disciplinare, che miri a disegnare un nuovo modello di spazio museale, dove arte, tecnologia, nuovi modelli di interazione ed innovative tecniche di comunicazione possano supportare il processo di trasformazione dei musei tradizionali nella direzione di MUSEI4.0. L’obiettivo è quello di abbattere idealmente le porte dei musei, amplificare il messaggio culturale, costruire dialoghi con il resto del mondo sfruttando le potenzialità delle moderne tecnologie.


Il progetto REMIAM con la Rete dei Musei, inoltre, vuole interagire con il mondo delle scuole di ogni ordine e grado, attraverso lo sviluppo e la promozione di attività didattiche mirate alla diffusione della conoscenza del patrimonio museale. L’obiettivo è quello di accrescere e promuovere la missione educativa di ogni singolo museo, attraverso una gestione culturale condivisa e coordinata a livello territoriale. Visite virtuali ed interattive, metodologie di gamification, nuovi modelli di interazione, rappresentano gli strumenti tecnologici che il progetto REMIAM intende sviluppare e mettere in campo per instaurare un legame forte con le nuove generazioni che approcciano per la prima volta un Museo.


Nello scenario di valorizzazione del territorio che circonda la Rete dei Musei, il progetto intende supportare anche le attività di produzione artigianale di qualità, sia quelle già in essere sia promuovendo lo sviluppo di nuove. I Musei quindi parlano con l’artigianato locale, favorendo nuovi meccanismi di produzione artistica attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi come ad esempio le moderne stampanti 3D.


Il Progetto costituisce la ridefinizione dell’ex PON03PE_00161 denominato REMIAM (ex OPS) sulla base della necessità di dare piena ed adeguata corrispondenza alle indicazioni definite nel RIS3 della Regione Campania.
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PROGETTO REMIAM
Progetto cofinanziato dall'Unione Europea, dallo Stato
Italiano e dalla Regione Campania, nell'ambito del POR Campania FESR 2014-2020


Asse 1 - Ricerca e Innovazione
Obiettivo specifico 1.2 “Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale”


Azione 1.2.2 “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e
all'applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di RIS3”
"Distretti ad alta tecnologia, aggregazioni e laboratori pubblico privati per il
rafforzamento del potenziale scientifico e tecnologico della Regione Campania"


Il Progetto è pensato per realizzare un prototipo dimostratore di Rete dei Musei e porre le conseguenti basi per un’azione integrata rivolta all’ingente patrimonio dei Musei della Campania.


Il progetto si snoda secondo 3 linee di azione interconnesse:


• analisi del patrimonio museale, funzionale per la creazione del Sistema Integrato di Conoscenze ad estensione dell’ambito della piattaforma CHIS;
• realizzazione di una rete dei Musei;
• realizzazione di strumenti per una Fruizione Sociale e Sostenibile in realtà aumentata e virtuale.


Il nuovo concept di Museo, all’interno della rete, si basa sulla capacità di raccontarsi mediante tecnologie in grado di far parlare le opere con i visitatori, con l’obiettivo di abbandonare la semplice fruizione lasciando il posto a un’esperienza culturale, intellettuale ed emozionale, capace di accontentare gusti ed esigenze diverse. Le moderne tecnologie dell’Internet of Things (IoT) e della Realtà Aumentata saranno utilizzate per favorire tale cambiamento di rotta, disegnando uno scheletro tecnologico di aiuto alla comunicazione e alla comprensione della conoscenza legata al luogo.


Con il progetto, quindi, si vuole perseguire un approccio multi-disciplinare, che miri a disegnare un nuovo modello di spazio museale, dove arte, tecnologia, nuovi modelli di interazione ed innovative tecniche di comunicazione possano supportare il processo di trasformazione dei musei tradizionali nella direzione di MUSEI4.0. L’obiettivo è quello di abbattere idealmente le porte dei musei, amplificare il messaggio culturale, costruire dialoghi con il resto del mondo sfruttando le potenzialità delle moderne tecnologie.


Il progetto REMIAM con la Rete dei Musei, inoltre, vuole interagire con il mondo delle scuole di ogni ordine e grado, attraverso lo sviluppo e la promozione di attività didattiche mirate alla diffusione della conoscenza del patrimonio museale. L’obiettivo è quello di accrescere e promuovere la missione educativa di ogni singolo museo, attraverso una gestione culturale condivisa e coordinata a livello territoriale. Visite virtuali ed interattive, metodologie di gamification, nuovi modelli di interazione, rappresentano gli strumenti tecnologici che il progetto REMIAM intende sviluppare e mettere in campo per instaurare un legame forte con le nuove generazioni che approcciano per la prima volta un Museo.


Nello scenario di valorizzazione del territorio che circonda la Rete dei Musei, il progetto intende supportare anche le attività di produzione artigianale di qualità, sia quelle già in essere sia promuovendo lo sviluppo di nuove. I Musei quindi parlano con l’artigianato locale, favorendo nuovi meccanismi di produzione artistica attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi come ad esempio le moderne stampanti 3D.


Il Progetto costituisce la ridefinizione dell’ex PON03PE_00161 denominato REMIAM (ex OPS) sulla base della necessità di dare piena ed adeguata corrispondenza alle indicazioni definite nel RIS3 della Regione Campania.
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INDIRIZZO


Vico San Nicola a Nilo n°5,
80138 Napoli NA


MAIL
nilotype@gmail.com


SITO WEB
www.nilotype.com
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INDIRIZZO


Vico San Nicola a Nilo n°5,
80138 Napoli NA


MAIL
nilotype@gmail.com


SITO WEB
www.nilotype.com
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Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
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Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
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LA STORIA
NILOTYPE
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LA STORIA
NILOTYPE
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Nilotype non è un laboratorio non è un editore non è un collettivo ne uno spazio espositivo ma è tutte queste cose.
Il primo obiettivo è stato quello di realizzare una reinterpretazione delle carte napoletane creando un mazzo vero e proprio, serigrafato ed interamente realizzato a mano, con 40 illustrazioni di 40 artisti completamente diversi tra loro, da nerd della computer grafica ad illustrazioni cucite o collage, da fumettisti come Mattia Labadessa ad artisti come Cyop&Kaf e Diego Miedo, provando a costruire oltre che un oggetto, un'occasione di scambio e relazione tra artisti che spesso lavorano sullo stesso territorio in contesti simili ma nemmeno si conoscono.
L'obiettivo di Nylotipe non è quello di realizzare solo mostre ed oggetti ma riuscire a creare una realtà di scambio e relazione concreta.
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Nilotype non è un laboratorio non è un editore non è un collettivo ne uno spazio espositivo ma è tutte queste cose.
Il primo obiettivo è stato quello di realizzare una reinterpretazione delle carte napoletane creando un mazzo vero e proprio, serigrafato ed interamente realizzato a mano, con 40 illustrazioni di 40 artisti completamente diversi tra loro, da nerd della computer grafica ad illustrazioni cucite o collage, da fumettisti come Mattia Labadessa ad artisti come Cyop&Kaf e Diego Miedo, provando a costruire oltre che un oggetto, un'occasione di scambio e relazione tra artisti che spesso lavorano sullo stesso territorio in contesti simili ma nemmeno si conoscono.
L'obiettivo di Nylotipe non è quello di realizzare solo mostre ed oggetti ma riuscire a creare una realtà di scambio e relazione concreta.
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Ulderico Pinfildi è cresciuto nella bottega del padre, nel cuore pulsante della casa, dove ha potuto osservare l'intera famiglia a lavoro su terra terraglie cotte e dipinte a mano. Ha capito subito che il suo destino era quello di modellare la creta, dipingere, plasmare i pastori napoletani, poiché la sua storia, la sua vita, è stato un preordinamento genetico. Una prosecuzione di sangue. A differenza di molti che scelgono il loro lavoro una volta diventati adulti, fin da piccolo ha semplicemente seguito il fiume che lo ha generato, diventando sempre più consapevole di quello che fa. Per l'artista è sempre una grande gioia poter comunicare il senso profondo delle opere a chi le commissiona, le acquista e le porta nel suo mondo. Nella sua bottega a Napoli continua questa storia. Le sue opere, i suoi pastori, ogni mia piccola o grande scultura sono come figli e portano inciso il segno della primogenitura. Chi porta a casa una sua opera porta con sé tutta la storia dell'artista, tutta la sua passione e tutto il suo amore che ho trasferito nell’opera stessa.
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Ulderico Pinfildi è cresciuto nella bottega del padre, nel cuore pulsante della casa, dove ha potuto osservare l'intera famiglia a lavoro su terra terraglie cotte e dipinte a mano. Ha capito subito che il suo destino era quello di modellare la creta, dipingere, plasmare i pastori napoletani, poiché la sua storia, la sua vita, è stato un preordinamento genetico. Una prosecuzione di sangue. A differenza di molti che scelgono il loro lavoro una volta diventati adulti, fin da piccolo ha semplicemente seguito il fiume che lo ha generato, diventando sempre più consapevole di quello che fa. Per l'artista è sempre una grande gioia poter comunicare il senso profondo delle opere a chi le commissiona, le acquista e le porta nel suo mondo. Nella sua bottega a Napoli continua questa storia. Le sue opere, i suoi pastori, ogni mia piccola o grande scultura sono come figli e portano inciso il segno della primogenitura. Chi porta a casa una sua opera porta con sé tutta la storia dell'artista, tutta la sua passione e tutto il suo amore che ho trasferito nell’opera stessa.
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LA STORIA
ULDERICO PINFILDI
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LA STORIA
ULDERICO PINFILDI
HTMLText_08F39167_112E_A4D3_41AF_A285EA8379E0.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
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Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
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INDIRIZZO


Via San Biagio dei Librai 113
80138 Napoli


TELEFONO
+39 081 198 04 087


SITO WEB
www.uldericopinfildi.it


MAIL
info@uldericopinfildi.it



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info@uldericopinfildi.it
HTMLText_0B2F5813_1121_E473_4195_88DB177F094F.html =
Fondato nel 1978 da Vittorio Avella e da Antonio Sgambati, IL LABORATORIO è tra le prime dieci stamperie italiane ed è l’unica officina in Campania, in cui si tramandano le preziose attività legate alle tecniche incisorie: dall’intuizione alle prove compositive, fino alla stampa definitiva.


L’officina calcografica si trova a Nola e fu creata per sviluppare nell’area napoletana l’idea di libro e stampa d’arte, sottraendola alla mercificazione, perché il “libro d’artista”, che unisce testo e immagine, è una vera e propria opera d’arte, pubblicata come edizione numerata a tiratura limitata. La sua caratterizzazione nasce, infatti, da un continuo dibattito che si è avuto negli anni, con artisti e poeti che ne hanno preso parte, come Achille Bonito Oliva, Fabrizia Ramondino, Luigi Compagnone, Michele Sovente, Edoardo Sanguineti, Mario Persico, Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino, Errico Ruotolo, Gianni Pisani, Riccardo Dalisi e molti altri.
Il Laboratorio ha aperto una seconda sede, nel 2008, nel cuore del centro antico di Napoli in vico San Nicola a Nilo e un suo Laboratorio di arti applicate è ospitato negli spazi di Casa Morra all’interno del progetto “Il Quartiere dell’Arte”, un percorso di rigenerazione degli standard urbani attraverso la rinnovata centralità delle filiere culturali e creative, come appunto quella dell’artigianato artistico.
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Fondato nel 1978 da Vittorio Avella e da Antonio Sgambati, IL LABORATORIO è tra le prime dieci stamperie italiane ed è l’unica officina in Campania, in cui si tramandano le preziose attività legate alle tecniche incisorie: dall’intuizione alle prove compositive, fino alla stampa definitiva.
L’officina calcografica si trova a Nola e fu creata per sviluppare nell’area napoletana l’idea di libro e stampa d’arte, sottraendola alla mercificazione, perché il “libro d’artista”, che unisce testo e immagine, è una vera e propria opera d’arte, pubblicata come edizione numerata a tiratura limitata. La sua caratterizzazione nasce, infatti, da un continuo dibattito che si è avuto negli anni, con artisti e poeti che ne hanno preso parte, come Achille Bonito Oliva, Fabrizia Ramondino, Luigi Compagnone, Michele Sovente, Edoardo Sanguineti, Mario Persico, Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino, Errico Ruotolo, Gianni Pisani, Riccardo Dalisi e molti altri.
Il Laboratorio ha aperto una seconda sede, nel 2008, nel cuore del centro antico di Napoli in vico San Nicola a Nilo e un suo Laboratorio di arti applicate è ospitato negli spazi di Casa Morra all’interno del progetto “Il Quartiere dell’Arte”, un percorso di rigenerazione degli standard urbani attraverso la rinnovata centralità delle filiere culturali e creative, come appunto quella dell’artigianato artistico.
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LA STORIA
IL LABORATORIO
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LA STORIA
IL LABORATORIO
HTMLText_0B33580F_1121_E453_41AD_B9BA09F7865D.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_0B33580F_1121_E453_41AD_B9BA09F7865D_mobile.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_0DCD14AF_1127_EC53_41B0_5B29BF7581D1.html =
INDIRIZZO


Vico San Nicola a Nilo,
80138 Napoli NA





HTMLText_0DCD14AF_1127_EC53_41B0_5B29BF7581D1_mobile.html =
INDIRIZZO


Vico San Nicola a Nilo,
80138 Napoli NA





HTMLText_1FDD45F6_02D1_7E3A_412F_4DBA36A33128.html =
L’Antica Fonderia Artistica Giuseppe Di Giacomo nasce grazie al coraggioso intuito del capostipite Giuseppe, negli anni precedenti la prima grande guerra.
La Fonderia acquisisce notevole prestigio grazie all’amicizia di Giuseppe con il grande Vincenzo Gemito e alla pubblicità che l’artista fa alla fonderia. Con Vittorio Di Giacomo, la fonderia si apre a lavori sempre più impegnativi per soddisfare le esigenze di nuovi artisti.
Tra questi un giovane Maestro Mimmo Paladino che, dopo aver richiesto la realizzazione di una sua creazione di oltre 2 metri, lega indissolubilmente il suo nome a quello dell’Antica fonderia per gran parte della sua produzione scultorea.
Le generazioni che si sono succedute hanno mantenuto altissimi i canoni di perfezione dei lavori realizzati, sia in copie singole che in multipli.
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L’Antica Fonderia Artistica Giuseppe Di Giacomo nasce grazie al coraggioso intuito del capostipite Giuseppe, negli anni precedenti la prima grande guerra.
La Fonderia acquisisce notevole prestigio grazie all’amicizia di Giuseppe con il grande Vincenzo Gemito e alla pubblicità che l’artista fa alla fonderia. Con Vittorio Di Giacomo, la fonderia si apre a lavori sempre più impegnativi per soddisfare le esigenze di nuovi artisti.
Tra questi un giovane Maestro Mimmo Paladino che, dopo aver richiesto la realizzazione di una sua creazione di oltre 2 metri, lega indissolubilmente il suo nome a quello dell’Antica fonderia per gran parte della sua produzione scultorea.
Le generazioni che si sono succedute hanno mantenuto altissimi i canoni di perfezione dei lavori realizzati, sia in copie singole che in multipli.
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LA STORIA
L'ANTICA FONDERIA ARTISTICA DI GIACOMO
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LA STORIA
L'ANTICA FONDERIA ARTISTICA DI GIACOMO
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Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
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Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_2640CADF_0331_2A6A_4166_E8AEDD451A02.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
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Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_2641DAE0_0331_2A56_4144_AA989F9502E0.html =
L’attività della Liutarte S.r.l. di Gaetano Pucino riprende e mantiene le caratteristiche proprie dell’artigianalità partenopea, nelle linee e nei contenuti, conservando il legame con la tradizione dell’antica liuteria napoletana.
Gli strumenti, realizzati dai liutai con legni stagionati da almeno 10 anni e scelti direttamente nei luoghi di taglio (Balcani per l'acero marezzato e Val di Fiemme per l'abete di risonanza), hanno il duplice pregio di essere accessibili e apprezzati tanto dal giovane musicista di conservatorio che, nei pezzi più pregiati, dal concertista professionista.
Di ogni strumento, antichizzato conformemente all’originale oppure verniciato a nuovo, vengono realizzate e certificate un numero limitato di copie e la forma, con il corredo di dime e quinte, resta nel laboratorio a formare un archivio a disposizione di altri Liutai o studiosi.
Attualmente la bottega produce circa 70 strumenti l’anno tra violini, viole, violoncelli, contrabbassi, chitarre classiche e battenti, mandolini, mandole e mandoloncelli.



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L’attività della Liutarte S.r.l. di Gaetano Pucino riprende e mantiene le caratteristiche proprie dell’artigianalità partenopea, nelle linee e nei contenuti, conservando il legame con la tradizione dell’antica liuteria napoletana.
Gli strumenti, realizzati dai liutai con legni stagionati da almeno 10 anni e scelti direttamente nei luoghi di taglio (Balcani per l'acero marezzato e Val di Fiemme per l'abete di risonanza), hanno il duplice pregio di essere accessibili e apprezzati tanto dal giovane musicista di conservatorio che, nei pezzi più pregiati, dal concertista professionista.
Di ogni strumento, antichizzato conformemente all’originale oppure verniciato a nuovo, vengono realizzate e certificate un numero limitato di copie e la forma, con il corredo di dime e quinte, resta nel laboratorio a formare un archivio a disposizione di altri Liutai o studiosi.
Attualmente la bottega produce circa 70 strumenti l’anno tra violini, viole, violoncelli, contrabbassi, chitarre classiche e battenti, mandolini, mandole e mandoloncelli.
HTMLText_2641FAE0_0331_2A56_4178_12A1C5EDB018.html =
LA STORIA
LIUTARTE SRL
HTMLText_2641FAE0_0331_2A56_4178_12A1C5EDB018_mobile.html =
LA STORIA
LIUTARTE SRL
HTMLText_2673DDDF_0333_6E6A_4170_AA1CBEF3BCEC.html =
INDIRIZZO


alle, Via del Serbatoio, Via Fontanelle, 10,
80136 Napoli NA


TELEFONO
tel./fax +39 0815442096
cell. +39 3393726352
cell. +39 3391441719


MAIL
pinodigia@tiscali.it
marcellodigi@libero.it


SITO WEB
www.fonderiadigiacomo.it
HTMLText_2673DDDF_0333_6E6A_4170_AA1CBEF3BCEC_mobile.html =
INDIRIZZO


alle, Via del Serbatoio, Via Fontanelle, 10,
80136 Napoli NA


TELEFONO
tel./fax +39 0815442096
cell. +39 3393726352
cell. +39 3391441719


MAIL
pinodigia@tiscali.it
marcellodigi@libero.it


SITO WEB
www.fonderiadigiacomo.it
HTMLText_27E96030_0370_D636_4159_8FEC44ADE790.html =
INDIRIZZO


Palazzo San Severo,
Piazza S. Domenico Maggiore Napoli


TELEFONO
+39 0814202321


SITO WEB
http://web.tiscali.it/liutarte/


SITO WEB
liutarte@tiscalinet.it
HTMLText_27E96030_0370_D636_4159_8FEC44ADE790_mobile.html =
INDIRIZZO


Palazzo San Severo,
Piazza S. Domenico Maggiore Napoli


TELEFONO
+39 0814202321


SITO WEB
http://web.tiscali.it/liutarte/


SITO WEB
liutarte@tiscalinet.it
HTMLText_37B4410C_1366_A455_4195_D20A9DB78892.html =
INDIRIZZO


Parco di Capodimonte, 80131 Napoli NA


TELEFONO
+39 0817413403


SITO WEB
istitutocasellidesanctis.edu.it



HTMLText_37B4410C_1366_A455_4195_D20A9DB78892_mobile.html =
INDIRIZZO


Parco di Capodimonte, 80131 Napoli NA


TELEFONO
+39 0817413403


SITO WEB
istitutocasellidesanctis.edu.it



HTMLText_87EE5916_9E39_D6C8_41D8_037C0A6D12EF.html =
LE BOTTEGHE ARTIGIANE
HTMLText_8A1D5CE7_9E78_CF48_41D6_A2D5D0594422.html =
LE BOTTEGHE ARTIGIANE
HTMLText_B3057802_A2D9_DAB3_41C7_FA15726024C8.html =
Una struttura educativa e formativa aperta e dinamica, destinata a tutti quelli che coltivano interesse per questo universo: semplici cultori, artigiani, designer, storici, docenti e, soprattutto, è destinato agli allievi dell’Istituto. Un luogo di comunicazione ed esposizione di manufatti non necessariamente d’”arte”, quanto significativi delle trasformazioni del gusto, degli sviluppi di tecniche e tecnologie, dei sistemi operativi e produttivi. Non un insieme di oggetti da conservare e mostrare, bensì una esposizione in progress che si sviluppa gradualmente e si aggiorna in modo continuo, la cui missione è tendente a educare e formare il gusto, ad apprezzare la manualità e la perfezione del fare “a regola d’arte”. Una esposizione dinamica in continuo aggiornamento di pari passo con le acquisizioni e con il mutare degli scenari d’uso e dei costumi, con il mutare del mercato.
Uno spazio fisico che raccoglie non solo la storia ma anche le sperimentazioni più significative prodotte nell’ambito delle attività formative della Scuola. Non un museo solo di utilità interna, ma integrato nel Sistema Museale napoletano e che esponga al pubblico prodotti, strumenti, modelli, forme, attrezzi di lavoro e pannelli didattici.


Un organismo:
Che custodisce la memoria delle produzioni passate, recenti e attuali. La memoria vera e autentica della produzione della Manifattura voluta da Carlo di Borbone, quella ferdinandea e delle successive manifatture succedutesi in ambito meridionale, non esclusivamente dedite alla porcellana, bensì al prodotto ceramico in generale.
Che custodisce i materiali maggiormente qualificati prodotti, negli anni trascorsi e attuali, dai Maestri che in questo Istituto hanno prestato il loro insegnamento, unitamente a quelli degli allievi meritevoli di attenzione.
Che comunica l’evoluzione dei materiali e dei processi di lavorazione.
Che educa a riconoscere l’appartenenza di un prodotto alla manifattura relativa, che educa ad apprezzare i valori estetici, la qualità della esecuzione, la portata innovativa; che educhi a riconoscere il vero dal falso, che educhi a riconoscere i valori e i contenuti di una specifica tradizione artistica.
Che educa gli allievi e il pubblico a comprendere i valori del passato e del presente, ad apprezzare i valori funzionali (i piatti, le scodelle, le zuppiere, nascevano ed erano prodotte per “servire”, oltre che rappresentare e comunicare valori e status), i processi tecnico-produttivi. Oggi, come nei decenni successivi alla seconda Rivoluzione Industriale, più che preparare operai per determinati settori, occorreva sviluppare le capacità di base, indispensabili al miglioramento qualitativo di ogni tipo di produzione. Vi era il convincimento che il buon gusto diffondendosi nelle masse potesse migliorare la produzione del mercato degli oggetti. Si sosteneva allora e lo si sostiene oggi: “L’arte educa” oppure, “ingentilendo l’anima, la civiltà progredisce”!
Che apre il diaologo tra la produzione artigianale e quella industriale, tra il fare “artistico” e il fare “design”.
HTMLText_B3057802_A2D9_DAB3_41C7_FA15726024C8_mobile.html =
Una struttura educativa e formativa aperta e dinamica, destinata a tutti quelli che coltivano interesse per questo universo: semplici cultori, artigiani, designer, storici, docenti e, soprattutto, è destinato agli allievi dell’Istituto. Un luogo di comunicazione ed esposizione di manufatti non necessariamente d’”arte”, quanto significativi delle trasformazioni del gusto, degli sviluppi di tecniche e tecnologie, dei sistemi operativi e produttivi. Non un insieme di oggetti da conservare e mostrare, bensì una esposizione in progress che si sviluppa gradualmente e si aggiorna in modo continuo, la cui missione è tendente a educare e formare il gusto, ad apprezzare la manualità e la perfezione del fare “a regola d’arte”. Una esposizione dinamica in continuo aggiornamento di pari passo con le acquisizioni e con il mutare degli scenari d’uso e dei costumi, con il mutare del mercato.
Uno spazio fisico che raccoglie non solo la storia ma anche le sperimentazioni più significative prodotte nell’ambito delle attività formative della Scuola. Non un museo solo di utilità interna, ma integrato nel Sistema Museale napoletano e che esponga al pubblico prodotti, strumenti, modelli, forme, attrezzi di lavoro e pannelli didattici.


Un organismo:
• Che custodisce la memoria delle produzioni passate, recenti e attuali. La memoria vera e autentica della produzione della Manifattura voluta da Carlo di Borbone, quella ferdinandea e delle successive manifatture succedutesi in ambito meridionale, non esclusivamente dedite alla porcellana, bensì al prodotto ceramico in generale.
• Che custodisce i materiali maggiormente qualificati prodotti, negli anni trascorsi e attuali, dai Maestri che in questo Istituto hanno prestato il loro insegnamento, unitamente a quelli degli allievi meritevoli di attenzione.
• Che comunica l’evoluzione dei materiali e dei processi di lavorazione.
• Che educa a riconoscere l’appartenenza di un prodotto alla manifattura relativa, che educa ad apprezzare i valori estetici, la qualità della esecuzione, la portata innovativa; che educhi a riconoscere il vero dal falso, che educhi a riconoscere i valori e i contenuti di una specifica tradizione artistica.
• Che educa gli allievi e il pubblico a comprendere i valori del passato e del presente, ad apprezzare i valori funzionali (i piatti, le scodelle, le zuppiere, nascevano ed erano prodotte per “servire”, oltre che rappresentare e comunicare valori e status), i processi tecnico-produttivi. Oggi, come nei decenni successivi alla seconda Rivoluzione Industriale, più che preparare operai per determinati settori, occorreva sviluppare le capacità di base, indispensabili al miglioramento qualitativo di ogni tipo di produzione. Vi era il convincimento che il buon gusto diffondendosi nelle masse potesse migliorare la produzione del mercato degli oggetti. Si sosteneva allora e lo si sostiene oggi: “L’arte educa” oppure, “ingentilendo l’anima, la civiltà progredisce”!
Che apre il diaologo tra la produzione artigianale e quella industriale, tra il fare “artistico” e il fare “design”.
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MUDI
Museo didattico della ceramica
e della porcellana di Capodimonte
HTMLText_B30607FF_A2D9_D551_41E0_5A21763D71A5_mobile.html =
MUDI
Museo didattico della ceramica
e della porcellana di Capodimonte
HTMLText_B31D87F4_A2D9_D557_41D7_2B3A261B9AF9.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_B31D87F4_A2D9_D557_41D7_2B3A261B9AF9_mobile.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_CD6A64D4_D97C_053E_41C7_CBB152475023.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_CD6A64D4_D97C_053E_41C7_CBB152475023_mobile.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_CD6F54D7_D97C_053A_41D5_1627BEE7D704.html =
LA STORIA
ARTE INTAGLIO
HTMLText_CD6F54D7_D97C_053A_41D5_1627BEE7D704_mobile.html =
LA STORIA
ARTE INTAGLIO
HTMLText_CD7104DE_D97C_052A_41CB_DF156AFE50FB.html =
Umberto Cervo nasce a Napoli nel 1940. All'età di 8 anni inizia l'apprendistato nel laboratorio di intaglio e restauro dello zio. Nel 1953, avendo dimostrato versatilità nell'intaglio del legno, comincia l'apprendistato presso il noto Maestro Paolo Maiello. Da oltre 50 anni svolge l'attività di intagliatore e restauratore di mobili, sculture e ogni genere di manufatto antico in legno, dividendosi tra la committenza privata e quella della Chiesa.
Nel 2009 tiene il corso di Intaglio e Tecnologia del mobile presso l'Università Suor Orsola Benincasa.
L'intaglio del legno consiste nella scultura di questo materiale attraverso attrezzi in acciaio, per piegarne la forma ad esiti plastici decorativi (mobili, architettura) o scultorei (raffigurazioni di santi, spesso a grandezza naturale, pastori lignei, ecc.).
HTMLText_CD7104DE_D97C_052A_41CB_DF156AFE50FB_mobile.html =
Umberto Cervo nasce a Napoli nel 1940. All'età di 8 anni inizia l'apprendistato nel laboratorio di intaglio e restauro dello zio. Nel 1953, avendo dimostrato versatilità nell'intaglio del legno, comincia l'apprendistato presso il noto Maestro Paolo Maiello. Da oltre 50 anni svolge l'attività di intagliatore e restauratore di mobili, sculture e ogni genere di manufatto antico in legno, dividendosi tra la committenza privata e quella della Chiesa.
Nel 2009 tiene il corso di Intaglio e Tecnologia del mobile presso l'Università Suor Orsola Benincasa.
L'intaglio del legno consiste nella scultura di questo materiale attraverso attrezzi in acciaio, per piegarne la forma ad esiti plastici decorativi (mobili, architettura) o scultorei (raffigurazioni di santi, spesso a grandezza naturale, pastori lignei, ecc.).
HTMLText_E610D375_D49D_A5A1_41DB_0E5C4CD6ADA6.html =
All’interno del Parco di Capodimonte ha sede ancora oggi la Real Fabbrica di Capodimonte e l’Istituto di Istruzione Superiore ad Indirizzo Raro “Giovanni Caselli”, istituito nel 1961 con lo scopo di continuare l’antica tradizione artigianale, ma anche di ideare e sperimentare innovazioni nel settore. La scelta di ubicare l’istituto nel medesimo antico edificio, all’interno del parco di Capodimonte, che fu sede della prima Real Fabbrica della Porcellana, fondata dal sovrano Carlo di Borbone nel 1743, rappresenta simbolicamente l’intenzione di tracciare una linea di continuità con tale passato storico.
Autorizzato ad assumere lavorazioni conto terzi, l’istituto effettua servizi di consulenza, analisi e controllo di qualità dei prodotti ceramici; cura pubblicazioni e organizza mostre e convegni. Realizza, su commissione, oggetti in qualsiasi tipo di materiale ceramico tra cui manufatti in porcellana, repliche filologiche di modelli esemplari prodotti a Capodimonte nel XVIII secolo e nuove collezioni frutto di collaborazioni con designer e artisti di fama internazionale.
L’Istituto Giovanni Caselli è patrimonio di tutta la Regione, è un bene da valorizzare e rilanciare secondo l’antica tradizione della manifattura borbonica a cui attualmente fa riscontro una realtà produttiva con numerose aziende che ancora producono porcellana anche per il mercato estero, dove il nome di Capodimonte è sinonimo di ceramica italiana di qualità, dall’alto potere trainante per tutta la produzione nazionale, contribuendo maggiormente al fenomeno del “Made in Italy”.
La scuola, istituita con D.P.R. 1910 del 03/09/1961, rappresenta così un raro esempio del perdurare della destinazione d’uso di un edificio attraverso i secoli. Non solo è nata come unico centro in Italia istituzionalmente preposto alla preparazione di personale qualificato e di tecnici specializzati nel settore della ceramica e delle porcellana, ma è nata con una missione specifica: promuovere, studiare e tutelare la tradizione ceramica del territorio rilanciando, in particolare, la produzione della porcellana.
L’Istituto detiene il marchio di fabbrica, unica realtà produttiva a fregiarsi del giglio borbonico per le opere realizzate.
HTMLText_E610D375_D49D_A5A1_41DB_0E5C4CD6ADA6_mobile.html =
All’interno del Parco di Capodimonte ha sede ancora oggi la Real Fabbrica di Capodimonte e l’Istituto di Istruzione Superiore ad Indirizzo Raro “Giovanni Caselli”, istituito nel 1961 con lo scopo di continuare l’antica tradizione artigianale, ma anche di ideare e sperimentare innovazioni nel settore. La scelta di ubicare l’istituto nel medesimo antico edificio, all’interno del parco di Capodimonte, che fu sede della prima Real Fabbrica della Porcellana, fondata dal sovrano Carlo di Borbone nel 1743, rappresenta simbolicamente l’intenzione di tracciare una linea di continuità con tale passato storico.
Autorizzato ad assumere lavorazioni conto terzi, l’istituto effettua servizi di consulenza, analisi e controllo di qualità dei prodotti ceramici; cura pubblicazioni e organizza mostre e convegni. Realizza, su commissione, oggetti in qualsiasi tipo di materiale ceramico tra cui manufatti in porcellana, repliche filologiche di modelli esemplari prodotti a Capodimonte nel XVIII secolo e nuove collezioni frutto di collaborazioni con designer e artisti di fama internazionale.
L’Istituto Giovanni Caselli è patrimonio di tutta la Regione, è un bene da valorizzare e rilanciare secondo l’antica tradizione della manifattura borbonica a cui attualmente fa riscontro una realtà produttiva con numerose aziende che ancora producono porcellana anche per il mercato estero, dove il nome di Capodimonte è sinonimo di ceramica italiana di qualità, dall’alto potere trainante per tutta la produzione nazionale, contribuendo maggiormente al fenomeno del “Made in Italy”.
La scuola, istituita con D.P.R. 1910 del 03/09/1961, rappresenta così un raro esempio del perdurare della destinazione d’uso di un edificio attraverso i secoli. Non solo è nata come unico centro in Italia istituzionalmente preposto alla preparazione di personale qualificato e di tecnici specializzati nel settore della ceramica e delle porcellana, ma è nata con una missione specifica: promuovere, studiare e tutelare la tradizione ceramica del territorio rilanciando, in particolare, la produzione della porcellana. L’Istituto detiene il marchio di fabbrica, unica realtà produttiva a fregiarsi del giglio borbonico per le opere realizzate.
HTMLText_E610F375_D49D_A5A1_41D3_65EACFA7A037.html =
ISTITUTO SUPERIORE A INDIRIZZO RARO
CASELLI-DE SANCTIS
HTMLText_E610F375_D49D_A5A1_41D3_65EACFA7A037_mobile.html =
ISTITUTO SUPERIORE A INDIRIZZO RARO
CASELLI-DE SANCTIS
HTMLText_E6167373_D49D_A5A1_41E6_DB74F871E2BC.html =
Informazioni utili


Indirizzo: Via Porta S. Gennaro, 2, 80138 Napoli NA
HTMLText_F8D01DBF_D944_076A_41E9_0DE26D7E18C5.html =
INDIRIZZO


Via Santa Maria di Costantinopoli,
104, 80138 Napoli NA


TELEFONO
tel. 081459581
cell. 3491760410
fax 0815451470


MAIL
info@arteintaglio.com


SITO WEB
www.arteintaglio.com/
HTMLText_F8D01DBF_D944_076A_41E9_0DE26D7E18C5_mobile.html =
INDIRIZZO
Via Santa Maria di Costantinopoli,
104, 80138 Napoli NA


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## Media ### Titolo album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B.label = ISTITUTO CASELLI album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_0.label = ALE01629 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_1.label = ALE01633 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_10.label = ALE01887 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_11.label = ALE01963 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_2.label = ALE01634 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_3.label = ALE01677 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_4.label = ALE01686 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_5.label = ALE01693 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_6.label = ALE01695 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_7.label = ALE01698 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_8.label = ALE01729 album_1B2CEACE_7B47_F647_41D8_F072A005110B_9.label = ALE01773 album_2C86E15E_7BFB_5247_41BD_9BF831A765CF.label = ALBUM GENERALE album_2C86E15E_7BFB_5247_41BD_9BF831A765CF_0.label = ALE03138 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